01/06/18 12.13 / di Silvia Cefaro
Correva il lontano 1907. Al tempo non si poteva lontanamente immaginare che un giorno i satelliti avrebbero trasmesso immagini aeree sulla Terra. Né tantomeno che Google Street View potesse permetterci di esplorare qualsiasi angolo nascosto del Pianeta comodamente dal salotto di casa.
Allora, giusto qualche anno addietro nel dicembre del 1903, i fratelli Orville e Wilbull Wright erano stati i primi a sollevarsi in volo: avevano progettato un rudimentale velivolo a elica ribattezzato “Flyer”, che gli aveva permesso di librare per qualche secondo in aria sulla collina di Kitty Hawk (North Carolina). E mentre il volo umano veniva ancora misurato in metri e minuti, il farmacista tedesco Julius Neubronner, fotografo amatoriale, presentò una domanda di brevetto per una nuova particolarissima invenzione: la “pigeon photography”. Il meccanismo consisteva nell’adattare sotto la pancia dei piccioni una fotocamera in miniatura dotata di cinghie di cuoio e di un timer, che periodicamente si spegneva e che tramite una scarica d’aria compressa attivava l’esposizione, consentendo così di scattare fotografie aeree.
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L’idea a Neubronner venne probabilmente dal padre, dottore anche lui, che aveva sviluppato un efficiente sistema per rifornire di medicinali le cittadine vicine. Gradualmente però il meccanismo divenne inutile poiché anche le aree attigue al loro piccolo comune di Kronberg Im Taunus (non lontano da Francoforte) si dotarono di farmacie proprie. Ma quando il figlio rilevò l’attività riprese la pratica combinandola appunto con la fotografia, sua grande passione. Nonostante il design della fotocamera fosse piuttosto rudimentale, lo strumento riusciva a scattare automaticamente una serie di immagini e tracciare così il viaggio degli animali.
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Un’invenzione sorprendente per l’epoca, che avrebbe fatto guadagnare al medico anche una certa popolarità.
La scoperta divenne conosciuta al pubblico grazie alla sua partecipazione nel 1909 all’International Photographic Exhibition
di Dresda e all’International Aviation Exhibition di Francoforte e si aggiudicò una medaglia d’oro al Salone dell’Air di Parigi del 1910 e del 1911.
Soprattutto, le immagini catturate hanno il primato di essere tra le primissime foto scattate dalla Terra dall’alto (non le prime, c’erano già stati esperimenti con palloncini e aquiloni), fornendo una prospettiva davvero inusuale per l’epoca. Insomma, i piccioni sono stati a tutti gli effetti veri e propri precursori dei droni.
E se avete ancora qualche dubbio, vi basterà sfogliare il volume “The Pigeon Photographer” (Rorhof, 2017) per accorgervi che queste istantanee sembrano davvero le immagini antesignane di quelle di un drone.
