19/01/18 19.45 / di Silvia Cefaro
Dal 14 dicembre scorso, Genny Savastano è un personaggio della Disney. Per chi avesse vissuto su Marte negli ultimi tre anni, stiamo parlando di uno dei protagonisti della nostrana “Gomorra”, la serie tv ispirata al bestseller di Saviano che racconta la camorra attraverso le vicende del clan fittizio dei Savastano.
Per chi invece semplicemente non è aggiornato sugli ultimi avvenimenti nel settore dei media e non ha visto (o capito) i meme che hanno invaso la rete nelle ultime settimane, la Walt Disney Company ha acquisito la 21st Century Fox per 52,4 miliardi di dollari in azioni (se si aggiunge il debito la transazione arriva a ben 66,1 miliardi).
Fonte: World Disney Italia
Il colosso dell’intrattenimento mondiale - che possedeva già le emittenti ABC e ESPN e le case di produzione Pixar e Lucasfilm - si espande ulteriormente, arrivando a controllare persino, tra gli altri, FX Networks, National Geographic Partners, Fox Sports Regional Networks e le partecipazioni di Fox nel servizio di video-on-demand a pagamento in Hulu (di cui già possedeva il 30%, ora con il 60% diventerà il proprietario di maggioranza) e in Sky plc.
La multinazionale californiana, madre di Topolino e dei classici d’animazione, allagherà perciò il suo paniere fino a ricomprendere X-men, i Fantastici Quattro, Star Wars e serie come Modern Family e i Simpson. Esatto: persino loro, le irriverenti creature di Matt Groening saranno un prodotto Disney. La nota curiosa è che proprio la serie animata più longeva della tv lo aveva previsto: in un episodio della decima stagione, andata in onda nel lontano 1998, sugli studi della Fox appare un cartellone profetico con la scritta “20 th Century Fox, una divisione di Walt Disney Co”.
Si tratta invece di un ritorno alle origini per la famiglia Murdoch, che indietreggia nel business del giornalismo e dell’informazione, rimanendo comunque proprietaria di NewsCorp (che comprende testate come il Wall Street Journal, il Times e il Sun) e di una parte sostanziosa delle maggiori reti televisive americane, ovvero Fox News, Fox Business, FS1 e FS2.
Chiaramente, l’accordo per il magnate australiano rappresenta al contempo anche un passo indietro e una manifestazione evidente di quanto le tv tradizionali siano in difficoltà. L’intesa apre la strada a un monopolio sull’intrattenimento da parte di Disney, che dal canto suo punta a rivaleggiare con i colossi del web nello streaming come Netflix e Amazon, ma anche Google e Facebook.
"L'acquisizione di questa straordinaria collezione di aziende dalla 21st Century Fox riflette la crescente domanda da parte dei consumatori di una ricca diversità di esperienze di intrattenimento che siano più avvincenti, accessibili e convenienti che mai", ha dichiarato Robert Iger, presidente e CEO di The Walt Disney Company in un Comunicato Stampa.
Tra i progetti, quello di lanciare due nuovi servizi di streaming: uno dedicato allo sport e uno incentrato su film e serie tv, con l’ambizione di realizzare serie originali.
Chissà se Reed Hastings, il numero uno di Netflix, che qualche mese fa aveva spiegato che il vero rivale contro cui combatteva la sua azienda fosse il sonno, starà dormendo sonni tranquilli dopo la notizia?